In caso di eventuali anomalie riscontrate durante gli esami di I°
livello, si sottopone l’atleta ad indagini più accurate cosiddette di
II° livello volte ad escludere o a confermare il dubbio diagnostico tra
cui per es. ecocardiografia, monitoraggio Holter, test ergometrico
massimale.
Ovviamente l’atleta invitato a sottoporsi a quest’ultime NON
DEVE assolutamente considerarsi AMMALATO, poiché nella
stragrande maggioranza dei casi dimostrano la BENIGNITA’
dell’anomalia riscontrata, sebbene si renda necessario, in via
precauzionale, sospendere temporaneamente l’attività sportiva incluso il
semplice allenamento.
Gli esami prescritti, obbligatori e NON facoltativi, devono essere eseguiti entro 6 mesi (pena il giudizio di inidoneità definitiva).
Qualora l'atleta sia giudicato NON IDONEO all'attività sportiva, non può essere visitato da un altro specialista prima che siano trascorsi 12 (dodici) mesi dalla data della visita stessa, ma può eventualemente presentare ricorso alla Commissione Medica Regionale entro 30 giorni dalla comunicazione scritta del giudizio negativo.